lotterai…
l’otterrai...
lo terrai…

IL MIO COACHING PROFESSIONALE

La metodologia di coaching che impiego si ispira alle linee guida dell’International Coaching Federation (ICF), la più grande associazione di Coach su scala mondiale.

Questa metodologia si fonda sul rapporto di forte alleanza, collaborazione, rispetto e fiducia tra il Coach e il cliente (Coachee).

Durante le sessioni di coaching, farò delle domande mirate e strutturate secondo un metodo ben preciso, che consentiranno al Coachee, attraverso una profonda introspezione, di trovare tutte le risposte in piena autonomia.

Questa impostazione permette a ogni persona di raggiungere con successo i propri obiettivi, qualunque essi siano, attingendo alle sue stesse potenzialità e risorse.

il mio ruolo di coach iscritto ad ICF Italia n.2002 e ad ICF Global n.0096292911 mi consente di avere una posizione di ascolto mai giudicante e mai direttiva e al contempo mi impone di seguire un metodo rigoroso e di rispettare imprescindibili standard etici.

Sono certificatoSix Seconds EQ Assessor

La professione di coach viene esercitata in conformità alla legge 4/2013.

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Leggi il Codice Etico di ICF Italia

MINDFULNESS

Sono un Coach decisamente mindful!!!

Sono certificato come facilitatore mindfulness e questo apporta enormi benefici, sia a me come Coach, che al mio rapporto di coaching e dunque anche, e soprattutto, al mio Coachee.

Mindfulness e coaching sono “percorsi di allenamento” il cui obiettivo sta nel raggiungere una maggiore consapevolezza.

Gli aspetti in comune sono molti, ma i prevalenti sono sicuramente: la curiosità, il non giudizio, l’apertura a nuove prospettive, l’esplorazione dei propri “inner game” e il portare consapevolezza e intenzionalità ai meccanismi attenzionali.

Nella relazione efficace che si crea tra me Coach e il mio Coachee si trovano appunto molte connessioni con la mindfulness, che mi piace riassumere così: l’accoglienza e l’assenza del giudizio, che facilitano il profondo ascolto, quindi la connessione e il grande clima di fiducia.

In sintesi una fortissima empatia nella collaborazione tra di noi nel qui e ora, da cui scaturisce sempre la profonda consapevolezza del mio Coachee.

Il fatto che io mi ponga sempre con un atteggiamento di assoluta apertura e grande curiosità a qualsiasi percorso scelga di intraprendere il mio Coachee nel suo processo di auto-scoperta, rimanda al concetto di “mente del principiante” della mindfulness e di conseguenza aiuta a contrastare aspettative, abitudini, paure, pensieri rivolti al passato e aspettative future, che potrebbero condizionare negativamente il processo stesso di consapevolezza.

Il “viaggio” che farà il Coachee dal qui e ora verso il futuro desiderato, rappresenta la strada verso quella consapevolezza, appunto, fatta di un cambio cognitivo nella percezione della sua stessa realtà, interiore ed esteriore.

In conclusione in un rapporto di coaching mindfully ci sarà sempre un forte e continuo equilibrio tra la modalità del “fare” e quella dell’essere, con la sfida costante di riuscire ad uscire dalla propria mente e imparare ad accettare il mondo senza il commento asfissiante dei nostri stessi pensieri.

Smettendo di vivere nel passato o di preoccuparci per il nostro futuro, ci apriamo a grandi ricchezze e informazioni che spesso possono portarci, invece, a vivere una vita più appagante, serena e ricca !